20.1.07

soutenance

Come al solito arrivo sparata, il bouquet bianco e rosa in mano. Nell’ingresso della Maison de Recherche madre e figlia si voltano a guardarmi. Sono la famiglia di Jeong-Min, si capisce. Infatti arriva, con quella sua andatura dondolante che ti viene voglia di darle il braccio. Oggi è il gran giorno, davanti alla commissione sfila il lavoro di dieci anni di ricerca. La comunità coreana del tredicesimo arrondissement sembra essersi riunita dietro le fragili spalle della mia amica. Siamo in tre occidentali, conto (e lei comincia a parlare, ma tanto non ci capisco nulla).

Penso solo che tra pochi giorni riprenderà l’aereo e Parigi mi sembrerà più vuota e più Parigi. La terra di tutti, degli uguali e dei contrari. E di quelli come me, che si sentono, a giorni, più uguali a ieri, più contrari lo stesso. Tanto è la solita storia, vanno via tutti. Aerei o treni che importa, si va-si viene-si torna. Si riparte, si ritorna. Per ora io resto, ancora un poco.