15.5.07

per elitre

Svegliarsi sa si spugna
me ne accorgo
come dopo un naufragio
sulle lenzuola azzurre

in quell'attimo bianco
di smarrimento
sarebbe bello trovare i tuoi occhi
aperti come un appiglio

uno sguardo

lungo quanto uno spartito
che non hai ancora suonato
e leggi nella memoria
la prima battuta

cosi' si accorcia il tempo
come un crampo improvviso
un ansito che stringa il buio
nel pugno
nascosto dietro la schiena

spugne

certe parole cambiano forma la mattina, come camaleonti. erano ingombranti stanotte, occupavano tutta la gola, come una spugna. poi il risveglio che cerchi il caffé tanto per fare qualcosa e non pensare che lo specchio si è girato di nuovo intorno alle palpebre. che sei nell'altra metà del mondo e i personaggi si scambiano. per un attimo l'altra ti ha strizzato l'occhio.
stamattina è un brivido freddo come ieri, perché ho il tempo per pensare, odio pensare.
il caffé è finito e non ci sono più scuse per sfuggire al giorno. si aspetta. stasera sarà ancora sapore di spugna.