27.2.08

di notte

Di notte è più facile aderire a sè stessi.
Di notte quando il sudore è gelido
e l'aria spinta oltre i muri,
quando s'accosta fragile il demone
al centro della bolla.
Hai un bel descriverlo,
raggiante e splendido,
come fosse un miraggio,
o una tua invenzione.
Se ne sta li',
col sorriso tra i denti,
come il tempo sta alla storia.
Come i lager alle camicie a strisce.
E tu con una stella in più sul petto,
la notte,
come un universo inchiodato a terra.
qui dove si muore.
dove si gela.
la notte è l'appuntamento
che arrivi sempre in ritardo,
sovrappensiero,
e non credi mai di poterci cascare.
di notte spingono le parole,
si compongono
come serpenti fra le dita.
e tu hai dimenticato pure
come si legge.