13.3.07

crisi

Stanotte, sfrigolando, sono tornati gli incubi e lo spettro della pazzia si è insinuato ancora nella piega conosciuta, tra il lenzuolo ed il cuscino. Lei era li, piccola e indifesa. Io stanca.
Poi è arrivata Licia ed una nuova crisi : cosi' si è rotto il guscio dell'uovo. L'incubo si è trasformato in sogno... chè ho reagito come non ho coraggio mai. La rabbia e la follia mi hanno resa potente, più di lei, dall'altra parte del muro. Cosi' tra le mani mi è rimasto solo lo schienale della sedia. D'un tratto mi sono sentita vigliacca, presagendo la sua reazione ho cominciato a correre. Giù per scale incerte e pericolanti, facendo i gradini scivolosi a tre a tre, e poi ancora per le strade deserte di una specie di controra serale. Dove, unica sopravvisuta, mi facevo inseguire dalle mie stesse ombre.
Cosi mi sono svegliata sudata : erano le quattro e mezza.
Curiosamente mi è venuto in mente il [sorriso] di diamond ed i suoi complimenti per una mia vecchia frase, dove mi sveglio alle quattro con gli aghi negli occhi.
Certe frasi hanno un prezzo ; certe parole costano di più. Quei versi, in fondo, li ho pagati cari.