28.9.07

Guardami

Vorrei che per una volta mi guardassi nella mia fragilità, solo quella.
Nei miei fallimenti. Guardami davanti alla montagna di lego, con gli occhi presi dai colori in un capogiro, incapace di assemblarli. Guardami davanti ai quadretti di un quaderno, come una prigione che taglia la mente. Davanti ai tasti bianchi e neri del pianoforte, come un marmo che aspetti il suo michelangelo... invano.
Guardami ora, incapace di parola.

27.9.07

"la morte si sconta vivendo"

E forse ci sono vite fatte solo per scontare, menti incapaci di redenzione.
Dove il dito di dio è certamente affondato di piu' nel fango, tracciando il percorso destinato del tempo.
Persone che trovano temporaneamente sollievo in compagnia di altri viandanti, raccolti quasi per caso dalla vita in uno stesso spazio. Gente che ha la solitudine cucita addosso come un'ossimoro e un destino stretto fin dentro le asole. Individui meschini, incapaci di resistere a se stessi, scampoli di abissi personali che rassicurano il resto del mondo.
Uomini senza diritti, donne inette ed albatros sgozzati.

Per fortuna che c'è questo posto, dimenticato spesso anche dai pochi che lo hanno visitato.
Questo luogo protetto da codici binari, spero un giorno di dimenticarlo anche io.