15.5.07

spugne

certe parole cambiano forma la mattina, come camaleonti. erano ingombranti stanotte, occupavano tutta la gola, come una spugna. poi il risveglio che cerchi il caffé tanto per fare qualcosa e non pensare che lo specchio si è girato di nuovo intorno alle palpebre. che sei nell'altra metà del mondo e i personaggi si scambiano. per un attimo l'altra ti ha strizzato l'occhio.
stamattina è un brivido freddo come ieri, perché ho il tempo per pensare, odio pensare.
il caffé è finito e non ci sono più scuse per sfuggire al giorno. si aspetta. stasera sarà ancora sapore di spugna.

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