La scrittura è movimento, connessione. prima nella testa, nel cervello : connessioni rapide tra i neuroni, tra significati e simboli
Poi, attraverso vie poco esplorate, tra il braccio e la mano. Le dita.
I tratti. E poi si scopre che il tratto è indivisibile. Sarà vero?
Sembra che le direzioni minime siano almeno tre : bisogna trovarle. Trovare questa trinità e mostrare che, poi, indivisibile non è. Almeno non quello che abbiamo imparato a chiamare tratto.
17.2.09
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1 commento:
Il libro di p
perché malgrado i passi che contavi
mentre ci allontanava la strada –
da l’Ermitage a Vignoles quanto
faceva? – e che ferito non ho mai letto,
ti sono sempre restato comunque
vicino come l’ombra assetata alla luce.
Non essere infelice ma ridi di gusto,
ama il tuo santo scioglisangue
e non la paura cieca delle palline nere.
Perché sei il mio respiro più vero
quando parlo di coraggio.
Conoscerti è avere un’idea migliore
del mondo,
una linea vigorosa di speranza
futura.
Lungo i segni passati l’inchiostro
e la memoria che difenderai.
Non dimenticarlo mai
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