Le frattali non sono un parolaccia... come ho cercato di spiegare qualche giorno fa ai miei compagni di classe, sono la traduzione matematica della formula delle nuvole, della disposizione dei rami degli alberi. Significa trovare un senso in quei luoghi dove la matematica, fino agli 70, si rifiutava di entrare. Penso che tutto abbia una curva, un disegno. Anche le notti che si spalancano con una fiaba, quando si è piccoli, e il buio è immenso e immaginifico (anche quando nelle notti avanza la morte coi suoi piccoli e gelidi passi).
Questo è il mio fiocco di Kock, credo, come la scrittura...
(da gennaio lavorero' per un progetto che prevede di sviluppare un software capace di "capire" l'andamento dei segni grafici, delle scritture. Si baserà sull'analisi frattale. E' una grande sfida, credo)
1 commento:
Una grande sfida decisamente . La prima volta che mi sono addentrata nella teoria dei frattali , e' stato per modellizzare le piene e le magre dei fiumi , la vita dei corsi d'acqua tenendo conto della metereologia , un'altra scienza complessissima . E' perche' modellizzando il fiume , al contempo poteva decidersi una politica oottimale per la distribuzione dell'acqua , fra centrali idroelettriche ed agricoltura . La modellistica e' un qualcosa di molto affascinante , un campo sempre aperto , perche' le trasformazioni non rimangono mai fini a se stesse . Purtroppo e' un qualcosa di cosi' particolare e tecnico ( un cattivo modello e' pari al nulla ) che ci lavorano solo pochi eletti -> universita' , che poi vendono la loro ricerca , ed in seguito consulenza , perche' elaborare i risultati di un calcolo frattale , implica una cultura vastissima tecnica e non solo. Bellissimo.
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