tra Alda Merini e Silvia Plath
ci stai in quell'istantaneo riconoscimento
quella tessera cercata a lungo.
Quel non luogo,
come una vertigine,
dove le parole scivolano senza appiglio.
Quel posto di atomi lenti
in margine alla legge,
dove il foglio bianco è
stendardo lancinante di impotenza.
Trasmigrare continuo di senso
come un dizionario impazzito
Qui,
un passo dopo l'orizzonte
a casa degli squali,
c'è un compartimento stagno.
Intorno a quel sigillo,
lo sai,
si coagula
la scrittura
1 commento:
Per me? Grazie :-)
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