ho riscritto quella lettera dove sottoscrivo che è andato via. eppure mi sento ancora sbriciolare al solo pensiero. la morte non finisce mai è come il trenino dei bambini. un giocattolo che mi ha sempre fatto orrore. quell'unico binario ovale, quella locomotiva cocciuta e stupida. ed io con la sola voglia di sbarrarle la strada con un piede, di calpestarla, saltarci sopra. frantumarla. come questo cerchio che siamo portati a vivere. che va a finire li' dov'è incominciato, che è fine a se stesso. come uscire dall'assurdità? oggi (ancora!) sentirlo al telefono mi fa tremare il cuore. ma ho promesso di lasciarlo in pace. perché se almeno puo' crederci di nuovo che la vita si ricostruisce... perché se almeno sul suo binario ha trovato una deviazione... o una benedetta bomba che ha fatto saltare il ferro ed ha liberato il trenino...
tanto non è il mio caso, ma questo si sapeva già.
è quella la differenza : io sono disperata. non credo in niente e nessuno, nemmeno in me stessa. non credo neanche che credere serva a qualcosa.
28.11.06
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